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Perché il Centrista?

  • Il Centrista
  • di Pino Pisicchio
  • 10 Marzo 2023
  • 2 minuti di lettura

Il Centrista nasce una decina d'anni fa come contenitore online di politica e cultura.

Quale fosse lo spazio culturale più congeniale non è difficile capirlo: quella terra di mezzo, dichiarata dalla testata, che si iscrive nell'area democratico-liberale-solidale; che crede che il compito del politico sia quello indicato dalla Costituzione, vocato, cioè, al riequilibrio delle partenze ai nastri da cui gli esseri umani prendono il via, perché l'uguaglianza non sia solo un concetto astratto; che preferisce far riferimento alle scelte razionali, piuttosto che all'emotività; che rifugge gli schemi antagonisti, quando conducono alla demonizzazione dell'avversario. E molte altre cose ancora.

Dopo un tempo di dignitosa attività pubblicistica, Il Centrista ha raggiunto una nuova consapevolezza: uscire dalla "dimensione blog" per entrare nella dimensione della testata giornalistica registrata al tribunale.

Questa scelta ha un significato politico: la Rete rappresenta uno spazio straordinario in cui la libertà d'espressione trova una sua pienezza.

Ma la libertà deve potersi coniugare sempre con la responsabilità: ciò che viene scritto, commentato, riportato, resta nel web per sempre e dunque occorre che le parole che prendono corpo sui social rispondano al criterio della verità e della buona fede. Criteri che si coniugano con l'assunzione di responsabilità di chi scrive o ospita.

Il Centrista torna, dunque, con la sua anima antica, mai incline a nostalgie, e con una rinnovata assunzione di responsabilità. In una stagione nuova, forse incerta e fluida, come usa dire, ma non per questo priva d'interesse per chi ha passione civile.

Buona lettura,

Pino Pisicchio

 

 

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